Impianto Primer S.R.
strumenti chirugici per impianti dentali realizzazione soprastrutture viti impianto kit chirurgico

Edierre strumenti chirugici per impianti dentali realizzazione soprastrutture viti impianto kit chirurgico Impianto Primer S.R.

Impianto Primer S.R.

Forma dell’Impianto Primer S.R. 


La forma dell’impianto è ad andamento leggermente conico nella porzione apicale. Questo per meglio adattarsi al profilo della cresta ossea, che nelle zone apicali, specie nei mascellari, tende spesso a cospicui riassorbimenti vestibolari. La porzione coronale è però cilindrica, al fine di garantire una maggiore stabilità primaria dell’impianto. Stessa ragione ha indotto alla scelta di una fixture filettata.

E’ ormai ampiamente dimostrato che uno dei maggiori fattori critici nel successo in implantologia è la stabilità primaria [1-2-3] e che tale stabilità è legata in larghissima parte alla forma dell’impianto [3-4-5].
In particolare i migliori risultati citati in letteratura sono stati ottenuti con gli impianti filettati [5-6-7].

Funzioni della filettatura:

  • Ampliamento superficie di contatto osso-impianto
  • Trasformazione delle sollecitazioni laterali [mal tollerate dall´impianto] in forze verticali ad andamento apicale [le meglio tollerate] grazie all´appoggio sulle spire
  • Cospicuo aumento della ritenzione e della stabilità primaria grazie al procedimento di inserzione autofilettante [5]
  • Miglioramento della qualità ossea, grazie all´azione di compressione e condensazione del tessuto osseo esercitata dalle spire durante l´avvitamento [6-7]

 

Anche in relazione alla possibilità di carico immediato, sono stati studiati con particolare attenzione questi ultimi punti. Essendo citato in letteratura [8] un torque di avvitamento ottimale oscillante fra i 32 ed i 40 n/cm, al di sotto del quale la stabilità non è garantita al 100% ed al di sopra del quale le risposte del tessuto osseo alla compressione sarebbero poco favorevoli, si è giunti alla messa a punto di uno sviluppo di spire bifasico.

Le spire sono quindi fitte e poco pronunciate nell´area destinata ad impegnarsi nella corticale, dove troveremo in media un tessuto compatto che non richiede condensazione e che con un buon grip può fornire un ottimo ancoraggio. Sono invece più rade e più pronunciate nell´area dell´impianto che dovrà immergersi nella spongiosa, per la quale è spesso utile un´azione di compressione e di condensazione e nella quale un ancoraggio sicuro è certamente favorito da spire più ampie.

Il colletto dell´impianto, privo di filettatura [9ed avente un´altezza di 0,5 mm, ha la superficie trattata nella metà apicale e lucida nella metà coronale. La scelta di questo compromesso è dettata dall´opportunità di mantenere un´ampiezza biologica il più possibile fisiologica al di sopra dell´emergenza dell´impianto, limitando al massimo i processi di riassorbimento osseo compensativo, senza perdere di vista l´esigenza di un´estetica ottimale, che spesso, soprattutto nei settori frontali, porta l´operatore ad immergere maggiormente l´impianto nell´osso.


Bibliografia


1-Donath K., Laass M., Gunnzl H. J.: The histophatology of different foreign-body reactions to oral soft tissue and bone tissue. Virchows Achive A Pathol Anat 1992 ; 420 :131-137.

 

2- Brunski J.B.: Influence of biomechanical factors at the bone-bio material interface in Davies JE (Ed ) The bone-biomaterial interface, Toronto University press, Toronto 1991 ;391-405

 

3- Brunski J.B.,Biomechanical factors affecting the bone-dental implant interface: Review paper 1992; Clin Mater ; 10:153-201

 

4- Szmuklwe-Moncler S., Salama H., Reigerwirtz Y., Dubruille J.H.: Timing of loading and effect of micromotion on bone-dental implant interface:review of experimental literature. J Biomed Marer Res (Appl Biometer ) 1998;43:192-203.

 

5- Degidi M., Scarano A., Petrone G., Piattelli A., Histologic analisis of clinically retrived immediately loaded titanium implants: a report of 11 cases. Clin.Implant Detistry and Related Asearch 2003; vol. 5, n.2: 89-94.

 

6-Skalak R.: Biomechanical consideration in osseointegrated prostheses.J Prothet Dent 1983; 49:843-848

 

7- Wolf La, Hobkink JA.: Bone response to a matched mondulus endosseus implant material. Int J Oral Maxillofac Implants 1989;4: 311-320

 

8- Degidi M., Pattelli A.: immediate functional and non functional loading of dental implants: a 2- to 60 - month follow - up study of 646 titanium implants J. Periodontal,feb. 2003 ; 225-241

 

9- Petrie CS, Williams JL: ‘Comparative evaluation of implant designs: influence of diameter, length, and taper on strains in the alveolar crest. A three-dimensional finite-element analysis’; Clin Oral Implants Res, 2005 Aug; 16(4):486-94.

 

10-Piattelli A., Corigliano M., Scarano A., Quaranta M.: Bone reactions to early occlusal loading of two-strage titanium plasma - spraved implants: a pilot study in monkeys;Int J Periodont Rest Dent 1997; 17: 163-169.

 

11-Surface chemistry effects of topographic modification of titanium dental implant surfaces: 1. Surface analysis. Morra M. Cassinelli C. Bruzzone G. Carpi A. Di Santi G. Giardino R. Fini  M. NobilBio Ricerche Villafranca d’Asti, Italy Int. J. Oral Maxillofac. Impants 2003 Jan Feb; 18 (1): 40-5. 

 

12-Surface chemistry effects of topographic modification of titanium dental implant surfaces: 2. In vitro experiments Cassinelli C. Morra M. Bruzzone G. Carpi A. Di Santi G. Giardino R. Fini  M. NobilBio Ricerche Villafranca d’Asti, Italy

 

 

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